raga oggi vi darò dei consigli per fare film ecco i dei consigli...
Una delle regole base in termini di linguaggio cinematografico è che tutto ciò che è "innaturale" non funziona. Nemmeno in Tv.
Ecco perchè ad esempio nel cinema professionale lo zoom non si usa mai, è vietatissimo.
Perchè è innaturale, l'occhio umano non ha lo zoom.
Le zoomate si sostituiscono con le panoramiche (=girare la testa...), con i carrelli (=l'uomo si sposta) o meglio con le steadycam (ottime perchè ti danno anche la profondità 3D della scena).
Le riprese fatte dai dilettanti le riconosci subito, perchè la prima cosa che fanno comprano la telecamera e si attaccano subito allo zoom: "Che bello !", e avanti, e indietro, e avanti, e indietro...
Lo stacco invece, dopo 100 anni di cinema, è stato metabolizzato dal cervello umano fin da piccolo, per cui viene subito "capito" e non dà fastidio.
A volte ci si trova in difficoltà se si vuol mettere la musica, oppure se una sequenza è troppo lunga: con che criterio tagliare? Che tipo di musica, con che volume, dove ci vuole e dove no? Come sovrapporla eventualmente al parlato?
Per la musica quello che è maggiormente importante è eseguire gli stacchi secondo il RITMO musicale, in modo da dare ritmo a tutto il montaggio e al film.
Per ritmo non si intende solo le battute della batteria, ma il ritmo musicale vero e proprio: 3/4, 4/4, frase musicale eccetera.
Qui un musicista ti può illuminare molto meglio di me che non ne capisco un cacchio, ma ormai, dopo tanti anni il ritmo lo "sento" anch'io !
Anche qui, un filmato montato da un dilettante lo senti subito, perchè non "ha ritmo".
Per il mix, il principio vuole che il sottofondo musicale "riempia" le pause del parlato, sottolineando i momenti in cui inserire emozione (e le relative pause proprio per questo).
Il mix è un'arte raffinata, ci vuole tempo e pazienza. Oggi per fretta o per ignavia si lascia spesso un livello musicale "medio" e chi si è visto si è visto...
Per il tipo di musica, visto che lo scopo è proprio quello di aumentare il "grado emozionale" dei piani sequenza, occorre scegliere quella che comunichi l'emozione giusta, (e che la comunichi anche....!)
Pensa a Kubrick, che fa scrivere le musiche adatte a fior di musicisti per un anno intero per il film 2001 Odissea nello spazio.
Scelte e riscelte, esecuzioni a non finire con le orchestre.
Poi un giorno, durante la visione di alcuni giornalieri per alcuni effetti, la passafilm alla moviola (a cui non piacevano le clip mute evidentemente) mette sul piatto del giradischi "Così parlò Zaratustra"... Lui passa davanti alla porta, urla "questa qui !!!" ...e tutti i professori d'orchestra si buttano giù dalla finestra (dopo un anno di lavoro) !
Per la musica c'è una grande differenza tra un amatore che monta i filmini casalinghi e un regista. Il montatore di video amatoriali non puo' farsi comporre le musiche ma deve utilizzare ciò che ha a disposizione.
E quindi come sposare delle musiche non nate appositamente per il nostro film?
Si comincia con scegliere la musica e si adatta il montaggio al "ritmo" della musica?
Naturalmente si, si adatta il ritmo delle scene, meglio dire la durata delle scene video, alla musica.
Il miglior modo per capirlo è provare: prendi un montato di scene qualunque, possibilmente con le clip non lunghissime, per semplicità.
Sbattici sotto semplicemente una musica che ritieni adatta come genere (come fanno tanti per pigrizia o perchè non sanno quello che fanno...).
Poi prendi la stessa musica nella time line e adatta il taglio delle scene video secondo il ritmo musicale, facendo delle prove per affinare ogni taglio.
Le prime volte non è facile "sentirlo": il battere, il levare, puoi provare a fare a mente il conteggio 1 - 2 - 3 OP! eccetera....
Naturalmente dovrai fare dei compromessi, perchè c'è l'esigenza del video, non tutte le scene si possono accoppiare a taglio come si vuole.
Alla fine vai fuori a prendere un caffè.... torna con la mente fresca e riposata e guardati i due filmati.
Il primo sarà il solito "montatino", stile matrimonial/dilettantesco = non "dice" nulla, è piatto, non è altro che una semplice messa in fila di clip.
Il secondo è una cosa diversa, ti renderai subito conto che la visione del filmato è molto più gradevole, viene "assorbito" molto più facilmente, non è noioso e comunica qualcosa in più del primo.
Questo qualcosa è una emozione, che viaggia in parallelo alla comunicazione puramente visiva e razionale, ed è il vero scopo per cui nel montaggio professionale la musica viene aggiunta alle immagini.
Dopo aver fatto tutto questo esperimento, alla sera quando guardi la Tv prova a guardarla con un occhio diverso, prova a scoprire gli stessi principi che ritroverai nelle sigle, nei documentari, nei film a lungo metraggio. La cosa si può fare meglio con delle cassette registrate dove si può studiare con più comodità.
Ti accorgerai che le cose più gradevoli, i filmati "veri" che funzionano e che ti piacciono veramente sono tutti fatti secondo quei principi, hanno un loro "ritmo" interno che non è affatto casuale.
Molti altri invece no, sono quelli fatti male (che si "sentono" subito) o sono le news del Tg dove ci sono altre priorità e dove non si tiene conto delle regole del montaggio.
[da Hairabis su it.media.video.produzione - www.hairabis.3000.it]
E quindi come sposare delle musiche non nate appositamente per il nostro film?
A parte la costruzione di un film, per il quale vale sempre la pena comporre musica originale ( anzi per alcuni generi è quasi obbligatorio ), la musica che accompagna un video a mio parere deve essere scelta con grande cura.
Io posso dirti che personalmente quando devo fare più montaggi che abbiano una certa attinenza l'uno all'altro attingo da un repertorio non molto vasto ma molto "pensato".
Se per esempio dovessi fare un matrimonio avrei a disposizione una cartella con diverse canzoni da scegliere per le immagini della sposa in casa, un'altra per la chiesa (da condividere eventualmente con le musiche originali eseguite al suo interno), un'altra per l'uscita con il lancio dei confetti, gli auguri ecc... ecc...(magari con un ritmo che si sposa a quello dei baci di augurio)
La musica in teoria dovrebbe terminare con una fase e possibilmente non essere sfumata, piuttosto è preferibile scomporla in varie parti ( a, b, cc, ab ecc..) per poterla allungarla o accorciarla riunendole senza che chi ascolta possa accorgersene, (con molta cura).
Quando possibile è il ritmo delle immagini che si deve adattare a quello della musica.
Se pensi alla musica come ad un testo scritto e chiaro che quando finisci una frase ci deve essere un punto e non una virgola, allo stesso modo è importante ascoltare il ritmo e mettere le parti culminanti sul battere (esempio il lancio dei confetti dopo una lunga attesa fuori dalla chiesa, lo sbattere di una porta in un film horror ecc... ecc..) diversamente a livello inconscio ci si aspetterebbe un altro evento più importante che però non verrà, deludendoci.
Deve sposarsi con i suoni ambientali:
un cambio improvviso d'ambiente es. da un luogo affollato ad un prato con cinguettii o grilli od altro dovrebbe avvenire sfruttando un brano che da movimentato diventa più dolce sottolineando il cambio di ambiente e permettendo un mixaggio che ci permette di ascoltare "il prato".
Personalmente poi (ma è un fatto personale) cercherei di non mettere canzoni con testi italiani ( a meno che anch'essi non abbiano un'attinenza con i fatti, ascoltare qualcuno che dice, "mi hai tradito con lui", durante un matrimonio non è il massimo anche se la melodia è eccezionale), e possibilmente preferirei un brano con un certo spessore artistico e non cederei alla tentazione di metterne uno solo perché è alla moda.
Questi chiaramente sono solo suggerimenti, se sei affezionato ad un brano per qualche motivo e lo vuoi assolutamente, perché no, al limite scegli bene il punto più adatto.
Una delle regole base in termini di linguaggio cinematografico è che tutto ciò che è "innaturale" non funziona. Nemmeno in Tv.
Ecco perchè ad esempio nel cinema professionale lo zoom non si usa mai, è vietatissimo.
Perchè è innaturale, l'occhio umano non ha lo zoom.
Le zoomate si sostituiscono con le panoramiche (=girare la testa...), con i carrelli (=l'uomo si sposta) o meglio con le steadycam (ottime perchè ti danno anche la profondità 3D della scena).
Le riprese fatte dai dilettanti le riconosci subito, perchè la prima cosa che fanno comprano la telecamera e si attaccano subito allo zoom: "Che bello !", e avanti, e indietro, e avanti, e indietro...
Lo stacco invece, dopo 100 anni di cinema, è stato metabolizzato dal cervello umano fin da piccolo, per cui viene subito "capito" e non dà fastidio.
A volte ci si trova in difficoltà se si vuol mettere la musica, oppure se una sequenza è troppo lunga: con che criterio tagliare? Che tipo di musica, con che volume, dove ci vuole e dove no? Come sovrapporla eventualmente al parlato?
Per la musica quello che è maggiormente importante è eseguire gli stacchi secondo il RITMO musicale, in modo da dare ritmo a tutto il montaggio e al film.
Per ritmo non si intende solo le battute della batteria, ma il ritmo musicale vero e proprio: 3/4, 4/4, frase musicale eccetera.
Qui un musicista ti può illuminare molto meglio di me che non ne capisco un cacchio, ma ormai, dopo tanti anni il ritmo lo "sento" anch'io !
Anche qui, un filmato montato da un dilettante lo senti subito, perchè non "ha ritmo".
Per il mix, il principio vuole che il sottofondo musicale "riempia" le pause del parlato, sottolineando i momenti in cui inserire emozione (e le relative pause proprio per questo).
Il mix è un'arte raffinata, ci vuole tempo e pazienza. Oggi per fretta o per ignavia si lascia spesso un livello musicale "medio" e chi si è visto si è visto...
Per il tipo di musica, visto che lo scopo è proprio quello di aumentare il "grado emozionale" dei piani sequenza, occorre scegliere quella che comunichi l'emozione giusta, (e che la comunichi anche....!)
Pensa a Kubrick, che fa scrivere le musiche adatte a fior di musicisti per un anno intero per il film 2001 Odissea nello spazio.
Scelte e riscelte, esecuzioni a non finire con le orchestre.
Poi un giorno, durante la visione di alcuni giornalieri per alcuni effetti, la passafilm alla moviola (a cui non piacevano le clip mute evidentemente) mette sul piatto del giradischi "Così parlò Zaratustra"... Lui passa davanti alla porta, urla "questa qui !!!" ...e tutti i professori d'orchestra si buttano giù dalla finestra (dopo un anno di lavoro) !
Per la musica c'è una grande differenza tra un amatore che monta i filmini casalinghi e un regista. Il montatore di video amatoriali non puo' farsi comporre le musiche ma deve utilizzare ciò che ha a disposizione.
E quindi come sposare delle musiche non nate appositamente per il nostro film?
Si comincia con scegliere la musica e si adatta il montaggio al "ritmo" della musica?
Naturalmente si, si adatta il ritmo delle scene, meglio dire la durata delle scene video, alla musica.
Il miglior modo per capirlo è provare: prendi un montato di scene qualunque, possibilmente con le clip non lunghissime, per semplicità.
Sbattici sotto semplicemente una musica che ritieni adatta come genere (come fanno tanti per pigrizia o perchè non sanno quello che fanno...).
Poi prendi la stessa musica nella time line e adatta il taglio delle scene video secondo il ritmo musicale, facendo delle prove per affinare ogni taglio.
Le prime volte non è facile "sentirlo": il battere, il levare, puoi provare a fare a mente il conteggio 1 - 2 - 3 OP! eccetera....
Naturalmente dovrai fare dei compromessi, perchè c'è l'esigenza del video, non tutte le scene si possono accoppiare a taglio come si vuole.
Alla fine vai fuori a prendere un caffè.... torna con la mente fresca e riposata e guardati i due filmati.
Il primo sarà il solito "montatino", stile matrimonial/dilettantesco = non "dice" nulla, è piatto, non è altro che una semplice messa in fila di clip.
Il secondo è una cosa diversa, ti renderai subito conto che la visione del filmato è molto più gradevole, viene "assorbito" molto più facilmente, non è noioso e comunica qualcosa in più del primo.
Questo qualcosa è una emozione, che viaggia in parallelo alla comunicazione puramente visiva e razionale, ed è il vero scopo per cui nel montaggio professionale la musica viene aggiunta alle immagini.
Dopo aver fatto tutto questo esperimento, alla sera quando guardi la Tv prova a guardarla con un occhio diverso, prova a scoprire gli stessi principi che ritroverai nelle sigle, nei documentari, nei film a lungo metraggio. La cosa si può fare meglio con delle cassette registrate dove si può studiare con più comodità.
Ti accorgerai che le cose più gradevoli, i filmati "veri" che funzionano e che ti piacciono veramente sono tutti fatti secondo quei principi, hanno un loro "ritmo" interno che non è affatto casuale.
Molti altri invece no, sono quelli fatti male (che si "sentono" subito) o sono le news del Tg dove ci sono altre priorità e dove non si tiene conto delle regole del montaggio.
[da Hairabis su it.media.video.produzione - www.hairabis.3000.it]
E quindi come sposare delle musiche non nate appositamente per il nostro film?
A parte la costruzione di un film, per il quale vale sempre la pena comporre musica originale ( anzi per alcuni generi è quasi obbligatorio ), la musica che accompagna un video a mio parere deve essere scelta con grande cura.
Io posso dirti che personalmente quando devo fare più montaggi che abbiano una certa attinenza l'uno all'altro attingo da un repertorio non molto vasto ma molto "pensato".
Se per esempio dovessi fare un matrimonio avrei a disposizione una cartella con diverse canzoni da scegliere per le immagini della sposa in casa, un'altra per la chiesa (da condividere eventualmente con le musiche originali eseguite al suo interno), un'altra per l'uscita con il lancio dei confetti, gli auguri ecc... ecc...(magari con un ritmo che si sposa a quello dei baci di augurio)
La musica in teoria dovrebbe terminare con una fase e possibilmente non essere sfumata, piuttosto è preferibile scomporla in varie parti ( a, b, cc, ab ecc..) per poterla allungarla o accorciarla riunendole senza che chi ascolta possa accorgersene, (con molta cura).
Quando possibile è il ritmo delle immagini che si deve adattare a quello della musica.
Se pensi alla musica come ad un testo scritto e chiaro che quando finisci una frase ci deve essere un punto e non una virgola, allo stesso modo è importante ascoltare il ritmo e mettere le parti culminanti sul battere (esempio il lancio dei confetti dopo una lunga attesa fuori dalla chiesa, lo sbattere di una porta in un film horror ecc... ecc..) diversamente a livello inconscio ci si aspetterebbe un altro evento più importante che però non verrà, deludendoci.
Deve sposarsi con i suoni ambientali:
un cambio improvviso d'ambiente es. da un luogo affollato ad un prato con cinguettii o grilli od altro dovrebbe avvenire sfruttando un brano che da movimentato diventa più dolce sottolineando il cambio di ambiente e permettendo un mixaggio che ci permette di ascoltare "il prato".
Personalmente poi (ma è un fatto personale) cercherei di non mettere canzoni con testi italiani ( a meno che anch'essi non abbiano un'attinenza con i fatti, ascoltare qualcuno che dice, "mi hai tradito con lui", durante un matrimonio non è il massimo anche se la melodia è eccezionale), e possibilmente preferirei un brano con un certo spessore artistico e non cederei alla tentazione di metterne uno solo perché è alla moda.
Questi chiaramente sono solo suggerimenti, se sei affezionato ad un brano per qualche motivo e lo vuoi assolutamente, perché no, al limite scegli bene il punto più adatto.