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Leguminose Da Granella

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  • Leguminose Da Granella



    Cece - Cicer arietinum L.
    Atlante delle coltivazioni erbacee - Leguminose da granella
    Classe: Dicotyledonae
    Ordine: Leguminosae
    Famiglia: Papilionaceae
    Tribù: Vicieae
    Specie: Cicer arietinum L.

    Francese: Pois chiche; Inglese: Chick pea, gram; Spagnolo: Garbanzo; Tedesco: Kichererbse.

    Origine e diffusione
    Il Cece non esiste allo stato selvatico, ma solo coltivato. La regione di origine è l’Asia occidentale da cui si è diffuso in India, in Africa e in Europa in tempi molto remoti: era conosciuto dagli antichi Egizi, Ebrei e Greci.
    Il cece è la terza leguminose da granella per importanza mondiale, dopo il fagiolo e il pisello. La superficie coltivata nel mondo è di circa 11 milioni di ettari. La maggior parte del prodotto è consumata localmente.
    I semi secchi del cece sono un ottimo alimento per l’uomo, ricco di proteine (15-25%) di qualità alimentare tra le migliori entro le leguminose da granella.
    In Italia la superficie a cece è scesa a meno di 3.500 ettari, quasi tutti localizzati nelle regioni meridionali e insulari.
    sigpicSo' Maggico come la Maggica

  • #2


    Cicerchia - Lathyrus sativus L.
    Atlante delle coltivazioni erbacee - Leguminose da granella
    Classe: Dicotyledonae
    Ordine: Leguminosae
    Famiglia: Papilionaceae
    Tribù: Vicieae
    Specie: Lathyrus sativus L.

    Francese: Gesse cultivée, Lentille d'Espagne; Inglese: Grass Pea, Chickling vetch; Spagnolo: Galgana; Tedesco: Essbare Platterbse.

    Origine e diffusione
    La cicerchia è una leguminose da granella originaria del bacino del Mediterraneo, di antichissima coltura, ma limitata a causa della cattiva qualità alimentare dei suoi semi, che producono una sindrome neurotossica (latinismo), con convulsioni e paralisi, se consumata in grande quantità dagli uomini o dagli animali.
    sigpicSo' Maggico come la Maggica

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    • #3


      Fagiolo - Phaseolus vulgaris L.
      Atlante delle coltivazioni erbacee - Leguminose da granella
      Classe: Dicotyledonae
      Ordine: Leguminosae
      Famiglia: Papilionaceae
      Tribù: Genisteae
      Specie: Phaseolus vulgaris L.

      Francese: Haricot; Inglese: French bean, Kidney bean, Dwarf bean; Spagnolo: Judia, Habichuela; Tedesco: Gartenbohne, Faselbohne, Buschbohne.

      Origine e diffusione
      Esistono numerose specie di leguminose da granella molto diverse come botanica e come origine che vengono ascritte al genere Phaseolus, tutte indicate con il termine fagioli. Il fagiolo per antonomasia è il fagiolo comune o Phaseolus vulgaris L.
      Nel mondo risultano coltivati per la produzione di fagioli secchi oltre 25 milioni di ettari, per un totale di 18 milioni di tonnellate; tra le leguminose da granella, i fagioli risultano al 2° posto per importanza a livello mondiale, dopo la soia.
      Il fagiolo comune (Phaseolus vulgaris L.) originario dell’America meridionale (Perù, Colombia). E' diffuso soprattutto in Asia, ma nel bacino del Mediterraneo. In Europa il maggiore produttore è la Spagna, seguita da Portogallo, Italia e Grecia.
      sigpicSo' Maggico come la Maggica

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      • #4


        Fava, Favino, Favetta - Vicia faba L.
        Atlante delle coltivazioni erbacee - Leguminose da granella
        Classe: Dicotyledonae
        Ordine: Leguminosae
        Famiglia: Papilionaceae
        Tribù: Vicieae
        Specie: Vicia faba L.
        Sinonimo: Faba vulgaris Moench.

        Francese: Fève, Gorgane; Inglese: Broad bean, English bean, Horse bean; Spagnolo: Haba; Tedesco: Gartenbohne, Saubohne, Puffbohne.

        Origine e diffusione
        La Fava come pianta alimentare è stata utilizzata dall’uomo nell’area mediterranea e medio-orientale in tempi molto remoti. In Italia la superficie a fava è scesa sotto i 50.000 ha, localizzati prevalentemente nelle regioni meridionali e insulari.
        La fava si coltiva per la sua granella che, secca o fresca, trova impiego come alimento per l’uomo, e per gli animali. La pianta è coltivata per foraggio (erbaio) e per sovescio. Nell’antichità storica, per tutto il Medio-Evo e fino al secolo scorso, le fave secche cotte in svariati modi hanno costituito la principale base proteica alimentare di molte popolazioni specialmente di quelle meridionali d’Italia. Nei tempi recenti il consumo dei semi secchi si è ridotto, mentre ampia diffusione ha ancora nell’alimentazione umana l’uso della granella immatura fresca o conservata inscatolata o surgelata.
        sigpicSo' Maggico come la Maggica

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        • #5


          Lenticchia - Lens esculenta Moench.
          Atlante delle coltivazioni erbacee - Leguminose da granella
          Classe: Dicotyledonae
          Ordine: Leguminosae
          Famiglia: Papilionaceae
          Tribù: Vicieae
          Specie: Lens esculenta Moench.
          Sinonimi: Ervum lens. L., Lens culinaris Medic.

          Francese: Lentille; Inglese: Lentil; Spagnolo: Lenteja; Tedesco: Linse, Gemeine.

          Origine e diffusione
          La lenticchia è una delle più antiche piante alimentari che l’uomo ha conosciuto, originatasi nella regione medio-orientale della "Mezzaluna fertile" (Siria e Iraq settentrionale), agli albori della civiltà agricola, e diffusasi poi in tutto il mondo.
          Si coltivano a lenticchia nel mondo 3,2 milioni di ettari, con una produzione di 3 milioni di tonnellate, corrispondente a una resa media di 900 Kg/ha.
          L’Italia è un modestissimo produttore: meno di 1.000 ettari coltivati a lenticchia.
          I semi secchi di lenticchia costituiscono un ottimo alimento per l’uomo, ricco di sali minerali e proteine (23-24%) di buona qualità.
          sigpicSo' Maggico come la Maggica

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          • #6


            Lupino - Lupinus spp.
            Atlante delle coltivazioni erbacee - Leguminose da granella
            Classe: Dicotyledonae
            Ordine: Leguminosae
            Famiglia: Papilionaceae
            Tribù: Genisteae
            Specie: Lupinus spp.

            Lupino bianco Lupinus albus L.
            Francese: Lupin blanc; Inglese: White lupin, Wolf bean; Spagnolo: Altramuz chocho blanco; Tedesco: Wolfsbohne, weisse Bohne, weisse Lupine.
            Lupino blu Lupinus angustifolius L
            Lupino giallo Lupinus luteus L.

            Origine e diffusione
            Il lupino è una leguminosa da granella nota e diffusa fin dalla più remota antichità nel Bacino del Mediterraneo e nel Medio Oriente per la sua notevole adattabilità agli ambienti più ingrati, acidi e magri dove ogni altra leguminosa fallisce, per il suo potere di migliorare la fertilità del terreno e per la sua capacità di produrre una granella ricchissima di proteine (fin oltre il 35%) anche se non priva di vari inconvenienti. Infatti i semi di lupino contengono alcaloidi amari e/o velenosi che devono essere eliminati mediante prolungato lavaggio perché i semi possano essere adoperati nell’alimentazione umana o animale.
            In Italia la coltura del lupino è crollata a seguito dello spopolamento delle aree svantaggiate nelle quali il lupino aveva trovato inserimento in ordinamenti colturali quanto mai poveri.
            Le regioni italiane dove il lupino ha la maggior diffusione sono Calabria, Lazio, Puglia e Campania.
            Nuove prospettive di espansione potrebbero aprirsi per il lupino con la selezione di varietà a bassissimo contenuto di alcaloidi (varietà dolci).
            sigpicSo' Maggico come la Maggica

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            • #7


              Pisello - Pisum sativum Asch. et Gr.
              Atlante delle coltivazioni erbacee - Leguminose da granella
              Classe: Dicotyledonae
              Ordine: Leguminosae
              Famiglia: Papilionaceae
              Tribù: Vicieae
              Specie: Pisum sativum Asch. et Gr.

              Francese: Pois; Inglese: Garden Pea; Spagnolo: Guisante, Arveja; Tedesco: Erbse.

              Origine e diffusione
              Non si conoscono i progenitori selvatici del pisello, che risulta essere coltivato fin dal Neolitico (7000 a.C.).
              Probabilmente è originario delle zone a Nord dell'India. E' coltivato in tutto il mondo, in particolare nei Paesi asiatici (India, Cina).
              La produzione è orientata sul pisello fresco, da consumo diretto, sul pisello da pieno campo per l’industria conserviera (inscatolamento, surgelazione), sul pisello per granella secca per alimentazione umana o zootecnica (“pisello proteico”).
              Il pisello è usato largamente anche come foraggera da erbaio.
              sigpicSo' Maggico come la Maggica

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              • #8


                La soia è uno dei cibi con la più alta concentrazione di isoflavoni, fitoestrogeni che regolano naturalmente la produzione ormonale corporea. Questo effetto equilibratore è particolarmente utile per le donne che desiderano sia assicurarsi un corretto e regolare equilibrio ormonale sia un naturale aumento del seno, poiché gli isoflavoni della soia stimolano naturalmente la produzione di estrogeni 'buoni' che si legano alle cellule dei recettori della ghiandola mammaria contribuendo così allo sviluppo sano del seno. Gli isoflavoni della soia bloccano anche la ricezione di estrogeni pericolosi e cancerogeni di origine chimica, aiutando così a proteggere il seno (e il corpo in generale) dai rischi di tumori. Ci sono numerosi studi clinici sugli effetti di prevenzione del cancro degli isoflavoni della soia.

                La soia è quindi un cibo straordinario e un ottimo integratore che dovrebbe essere incluso nella nostra dieta quotidiana.

                Altre caratteristiche e proprietà:
                La soia è un alimento di grande valore che sta ottenendo sempre più successo nell'alimentazione non solo dei vegetariani ma di tutte le persone che tengono alla loro salute. Sono anche in commercio molti integratori a base di soia.

                La soia ha sapore simile ai fagioli e può essere consumata proprio come un legume. Dalla soia si ricavano anche numerosi prodotti alimentari presenti sempre più massicciamente sul mercato non solo nei negozi specializzati ma anche nei supermercati: l'olio di soia, la farina di soia, la salsa di soia (ottimo condimento molto usato nella cucina cinese al posto del sale), latte di soia, gelato di soia, tofu (un formaggio a base di soia), hamburger e salsicce di soia sostitutivi della carne per i vegetariani. La soia infatti è composta al 44% da proteine, molto più che le lenticchie o altri legumi.

                Dalla soia si estrae una sostanza eccezionale per la salute: la lecitina, un emulsionante naturale che mantiene in sospensione il colesterolo presente nel sangue impedendo che si depositi sulle pareti delle arterie. E' ottima per abbassare il colesterolo alto. I depositi di colesterolo sono la principale fonte di malattie cardiovascolari. La lecitina di soia entra anche nella struttura delle pareti cellulari apportando due tra i maggiori antiossidanti: la vitamina A ed il fosforo.

                I fitoestrogeni contenuti nella soia possono proteggere efficacemente gli uomini dal carcinoma della prostata e le donne dalle malattie legate alla produzione di estrogeni quali il carcinoma della mammella, l'endometriosi, la mastopatia fibrocistica (cioè la malattia fibrocistica del seno), i fibromi dell'utero ed i disturbi della menopausa. La bassa percentuale di queste patologie tra le donne giapponesi potrebbe essere dovuta al loro forte consumo di cibi a base di soia, specialmente di tofu. In effetti, le donne asiatiche non hanno neppure un termine nelle loro lingue per le "vampate di calore" - non sanno proprio cosa siano!

                La presenza di isoflavoni rende la soia quindi un ottimo aiuto per i problemi della menopausa. Gli isoflavoni della soia agiscono come tutti gli estrogeni riequilibrando sia condizioni di eccesso di estrogeni (come la sindrome premestruale) sia di carenza di estrogeni (come appunto la menopausa), riportando gli ormoni a livelli corretti.
                Così alleviano i sintomi della menopausa come le vampate di calore. E costituiscono quindi un'ottima alternativa agli ormoni di sintesi spesso usati per combattere appunto i problemi della menopausa ma con effetti collaterali spiacevoli che invece sono del tutto assenti nei fitoestrogeni.

                Attualmente si sta appunto indagando su due fitoestrogeni della soia più conosciuti: il genistein ed il daidzein, per la loro capacità di regolare gli squilibri ormonali
                sigpicSo' Maggico come la Maggica

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